Bio


Davide Pisapia, in arte Alter Ego, è un artista italiano nato a Napoli il 23 Giugno 1988 dove vive e realizza le sue opere.

Dopo essersi diplomato al Tecnico Industriale, inizia a lavorare come geometra nell’impresa di famiglia ed apprende sul campo l’arte dei carpentieri.

Da questo primo approccio di tipo “industriale”, inizia a realizzare nel 2014 i suoi primi lavori in ferro di oggettistica e design. Questo sarà l’anno in cui sceglierà la scultura come linguaggio principale della sua poetica.

La voglia di dare libero sfogo al richiamo incondizionato ed inarrestabile del creare forme, lo porta a realizzare opere il cui intento è quello di condurre al disvelamento del proprio e dell’altrui alter ego, a cui si ispira lo pseudonimo dell’artista.

Il suo linguaggio scultoreo è caratterizzato dalla trasparenza delle forme che lasciano attraversare la luce, dagli specchi per rivedere se stessi e dai colori vivaci per stimolare la mente.

Il fine della sua ricerca, dunque, è di condurre alla comprensione di un codice emozionale personale, quello più remoto e sensibile, poiché in parte legato all’infanzia ed in parte ad un presente talvolta opprimente.

In molti suoi quadri tridimensionali ricorre quella che lui definisce la “teoria del nucleo” secondo la quale morbidi gusci, testuggini rocciose, ma anche lamiere perforate e acuminate, sono le risultanti del senso di protezione, forza e vitalità dietro cui il nostro alter ego trova linfa vitale da un mondo che tenta di allontanarci da esso.

Il suo esordio al pubblico avviene nel maggio 2015, a soli 27 anni, al Napoli Arte Fiera insieme alle opere dei più importanti artisti internazionali della scena contemporanea e moderna.

Del febbraio 2016 la sua prima mostra personale intitolata “Humans & Love” presso il Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, sulla scia di maestri dell’arte partenopea come Lello Esposito e Riccardo Dalisi.

Viene riscaldato, tagliato, piegato, fuso, levigato e verniciato, il ferro è il filo conduttore delle mie realizzazioni. La sua anima però è fredda e dunque difficile da plasmare secondo il proprio volere.
Il mio lavoro è semplicemente quello di comprenderlo, esaltarlo secondo le mie idee e restituirgli il valore che si merita.

Nel giugno 2016 si aggiudica con l’opera “Spleen”  il premio di 2° classificato del pubblico alla Prima Triennale d’Arte Contemporanea di Verona con menzione speciale della Commissione Giudicante composta da: Luca Beatrice, Angelo Crespi ed Estemio Serri.

Successivamente nel mese di settembre partecipa alla collettiva “Passage” inaugurata presso la Galleria Thuillier di Parigi.

Sempre con l’opera “Spleen”, gli viene conferito il premio “Vibel Design” come miglior opera in metallo alla 12° edizione del Paratissima di Torino, svoltosi nel novembre 2016.

Nel Maggio 2017 è nella mostra collettiva “Artlovers” della Rose & King Galleries nel quartiere Mayfair di Londra.

Il mese successivo la sua scultura “Odi et Amo” è tra le opere di Arte Salerno, evento svoltosi nella Stazione marittima Hadid, dove ottiene il premio “Viva Arte Venezia” da cui ne conseguirà la sua partecipazione nel Padiglione Nazionale Guatemala curato da Daniele Radini Tedeschi in concomitanza alla 57° Biennale d’Arte di Venezia.

Ad inizio 2018, è stato selezionato per la mostra collettiva dei migliori giovani artisti contemporanei dalla casa editrice d’arte Gutenberg presso il Centro Luigi Di Sarro in Roma.

Nell’Ottobre dello stesso anno, presenta al pubblico la sua Venere nel Museo Archeologico di Napoli MANN per la rassegna d’arte contemporanea “RevoluShow”.

Nell’estate 2019 è stato impegnato con la Fondazione Sorrento al SyArt Festival ed in Sardegna con la Fondazione Mazzoleni.

Attualmente l’artista collabora con diverse fondazioni e gallerie a livello nazionale.

Un motto che ha reso suo è: “Non perdete mai la voglia e l’entusiasmo. Avete ragione voi”.

Chi lavora con le mani è un operaio. Chi lavora con le mani e la testa è un artigiano. Chi lavora con le mani, la testa ed il cuore è un artista