21 grams


Serie
Humans

Materiali
Filo cotto e lamina in ferro
Base in ottone e silicone

Dimensioni
cm 80 x 105 x 220 h

Un uomo inginocchiato su sé stesso, pervaso da un profondo senso di smarrimento e solitudine. Uno svuotamento interiore che gli contrae il viso in un urlo disumano, carico di panico e di profondo disorientamento.
L’anima lascia la sua dimensione terrena ed evapora da un corpo vissuto, corroso dalla ruggine di una vita intensa e sofferta. Un individuo che tuttavia non smette di brillare di una luce interiore, simbolo di forza e caparbietà.
Ci si eleva verso il cielo, l’ultraterreno, dove supponiamo che l’essere umano abbia la sua vita oltre la morte, quella dissoluzione corporea in cui esso diviene un tutt’uno con l’ignoto.
Penso ad anime fluttuanti nel Mediterraneo che non perdona, sospese tra il mare ed il cielo, ad un passo da una terra troppo difficile da raggiungere.
Se questi esseri, come noi, hanno un’anima, come sarebbe? Che peso avrebbe? Sarebbe leggera, pesante, lascerebbe un segno?
Si narra che qualche frazione di secondo dopo la morte, il peso corporeo risulti inferiore di qualche grammo, 21 per l’esattezza, il peso della nostra indifferenza dinanzi ad ogni morte ingiusta.
Chissà, il senso a tutto questo male può affondare le sue radici nell’opportunità di trapassare ad una vita migliore, libera da legami terreni, definiti e limitati, per abbracciarne altri infiniti ed informi.
“Quante vite viviamo? Quante volte si muore? Si dice che nel preciso istante della morte tutti perdiamo 21 grammi di peso. Nessuno escluso. Ma quanto c’è in 21 grammi. Quanto va perduto? Quando li perdiamo quei 21 grammi? Quanto se ne va con loro? Quanto si guadagna? 21 grammi, il peso di cinque nichelini uno sull’altro. Il peso di un colibrì, di una barretta di cioccolato. Quanto valgono 21 grammi?”
Tratto dal Film “21 Grams”.

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